Cosa sia il Caffè della Sbarra è presto detto. E’ la passeggiata lungo il lago dove da ragazzi si passavano lunghe ore appoggiati al parapetto del marciapiede, oltre cui stavano le acque del Maggiore. Si chiamava così perché era come sedere ai tavolini degli eleganti bar di Laveno, dove ogni tanto si faceva un salto anche noi, ma dove ovviamente non si poteva stare ore al prezzo di un caffè.
E dunque ci si organizzava al Caffè della Sbarra, dove, estate o inverno, primavera o autunno si poteva sostare liberamente, discorrere, guardare le ragazze passare, e, per i più coraggiosi, provare a parlarci. Altri tempi.
Cos’è oggi, nell’era del web, il Caffè della Sbarra? Sempre uno spazio libero, e gratuito, non fosse che per un piccolo abbonamento, ma quello lo pago io a WordPress, quindi non dovrete preoccuparvene. Uno spazio in cui parlare e raccontare. Come si faceva una volta, ma con i mezzi più moderni. Sì ho 54 anni, e non starò a raccontarvi che faccio parte di una redazione giovane e dinamica.
Quando mi dicono che la mia generazione è in difficoltà con le tecnologie del nuovo millennio, devo rispondere che è vero ma non vale per tutti. Se chi ha 30 anni, 20, è cresciuto dentro come dire il 2.0, chi ha la mia età, se lo voleva, se era attento, è cresciuto insieme al 2.0. Io ho usato il Commodore 64 e i telefoni Etacs, poi i grossi Olidata con la stampante a trascinamento e i primi GSM, il Nokia a banana e l’allora mitico Star Tac e credo di non aver mai perso il passo, fino ad oggi. Dunque sono in gioco.
E come giocheremo? Raccontando e parlando, anzi scrivendo. Prevalentemente di sport, a 360° gradi, con predilezione per le attività cosiddette minori, di cui non parla nessuno, o magari molto seguite in altri paesi ma non amate in Italia. Mi vengono in mente discipline come le stock-car Nascar o il baseball, che me non piace, è uno dei pochi sport che proprio non seguo, ma se qualcuno volesse il suo spazio per raccontarcelo, deve solo chiederlo. Nulla vieta di parlare anche di CR7 o della Champions, ma con pari spazio e dignità. Invece non si parlerà di Wanda Nara, Wags e fidanzate di calciatori. Se si vorrà parlare di donne lo si farà raccontando di sportive, con pari spazio e dignità.
Ogni tanto userò queste web colonne anche per dare qualche notizia relativa al mio Cusio, dove vivo attualmente o al Lago Maggiore da dove provengo, o per raccontare i miei viaggi o recensire un ristorante in cui mi sono trovato bene, ma sarà un surplus occasionale, qui comanda lo sport. (Oltre a me ovviamente che pago il famoso abbonamento…)
Per chi volesse partecipare sia chiaro che: soldi non ce ne sono, e nemmeno darò spazio alla pubblicità per incassare qualcosa io. Qui siamo al Caffè della Sbarra, per chi volesse metterla sul vile denaro ci sono i tavolini del Gran Caffè Excelsior o del Super Bar Tarocco proprio qui di fronte!