Archiviata, per quel che riguarda il Gozzano, la prima fase di Coppa Italia Serie C e a meno di due settimane dall’esordio in campionato ad Alessandria è arrivato il momento di fare qualche considerazione su quello che si è visto. Parere ovviamente di chi scrive e e maturato dall’aver assistito via streaming alle due partite ufficiali fin qui sostenute.

Parliamo di Gozzano-Renate giocata a Vercelli due domeniche fa e Como-Gozzano al Sinigallia la scorsa. Sono arrivate, come tutti saprete, due sconfitte per 1-0 e ora Como e Renate si giocheranno la qualificazione al secondo turno. Della Coppa, diciamolo subito, importa poco. Non siamo in Inghilterra o in Scozia dove ogni Coppa di categoria ha enorme tradizione e la Coppa di C paga i dividendi solo se si arriva fino in fondo, col nome nell’albo d’oro e l’ingresso nei playoff per la B al quarto turno se già non ci si è arrivati col campionato. Per una squadra che punta alla salvezza come il Gozzano è forse più che altro uno spreco di tempo ed energie. I quarti di finale raggiunti l’anno scorso, con eliminazione poi a Vicenza, peraltro anche grazie ad un arbitraggio scandaloso, sono stati traguardo prestigioso ma costoso in termini economici e di dispendio di energie e non penso abbiano portato particolare notorietà o sponsor. Ricordiamo anche che nel 2012/13 il Gozzano, allora in D, conquistò una storica semifinale di Coppa Italia Dilettanti, ma che in campionato retrocesse in Eccellenza. Dunque non mi dispiace la corsa quest’anno si sia fermata subito e che i 180 minuti visti siano serviti per rodarsi e iniziare a sviluppare il gioco di Mister Sassarini, che, a dire di chi lo conosce bene ha schemi che richiedono un attimo di tempo e lavoro per svilupparsi al meglio prima di diventare molto efficaci.

Allenamento

Moltissimi i nuovi arrivi, tutti interessanti, sia i nomi noti come gli argentini Pozzebon e Rolle, e uno specialista di categoria come Fabio Concas, genovese, che i più giovani Spina, Barnofsky, tedesco e lo svedese Bukva, poi Tomaselli e tanti altri. Discorso a parte quello di Paulo Vitor Barreto, che se riuscirà nel recupero, è inattivo da 4 anni, potrà essere di enorme impatto sul campionato di Serie C, ma ha tanta strada da fare davanti a se e deve essergli lasciato il giusto tempo per percorrerla. Vederlo entrare a 20′ dalla fine contro il Renate, recuperare una palla nella propria area di rigore, aprire il contropiede e presentarsi in area avversaria per ricevere il passaggio da punta ha fatto subito capire che la testa è ancora quella delle Serie A, per il resto ci vorrà tanto lavoro e un po’ di fortuna.

Gli altri hanno tutti giocato, chi più chi meno per questioni fisiche normali a questo punto della preparazione. I tre Over30, Pozzebon, Rolle e Concas paiono già iniziare a trovarsi, Tomaselli è piaciuto, Bukva e Spina si son visti solo pochi minuti col Como. Discorso diverso per Barnofsky. Il difensore centrale ex Carpi e con esperienza in Dritte Liga tedesca col Renate non ha convinto, ma aveva rimediato un infortunio ad inizio partita che ha forse sottovalutato restando in campo, e finendo con lo sbagliare parecchi palloni. Trattasi anche di un marcantonio di 190 centimetri che sicuramente risente di più del carico della preparazione atletica rispetto a un atleta meno strutturato fisicamente. Ora gli va dato il tempo di recuperare, poi andrà rivisto in azione.

Una parola, sottovoce e senza enfasi, per il giovane portiere Marco Crespi, visto titolare tra i pali in entrambe le partite. La sensazione è di aver tra le mani un bel talento, reattivo, sempre sicuro e senza timori reverenziali a dirigere difensori più vecchi di lui. Trattandosi di un 2001 naturalmente come dicevo all’inizio parliamo piano e non mettiamogli in spalla pesanti gerle, o zaini se volete essere un po’ più moderni della vecchia penna che scrive, piene di aspettative e responsabilità.

Briganti2

Il via del campionato sarà il 25 agosto ad Alessandria, a proposito i tifosi organizzano il pullman, prenotazioni presso l’Edicola Michela, in Via Dante al centro del salotto di Gozzano, poi il già accesissimo match col Como, rivale diretto nell’anno della promozione in C, il primo settembre. L’augurio è quello di poterlo vedere al D’Albertas!

dalbertas1